
La maggior parte delle persone considera di andare dallo psicologo in momenti di difficoltà: comparsa di sintomi, tensioni, eventi stressanti...
Il confronto con il professionista in quest'ottica diventa possibilità di trovare significati e soluzioni a problematiche di difficile gestione.
Sicuramente un percorso psicologico è utile al fine di alleviare una sintomatologia e trovare strategie efficaci per affrontare problematiche specifiche, ma può essere molto di più.
Come è giusto che sia gran parte dei miei pazienti quando entra in studio mi chiede di fare scomparire i sintomi che ha nel minor tempo possibile. I sintomi sono visti come fastidiosi, invadenti, spesso qualcosa di cui vergognarsi. Sicuramente uno degli effetti della terapia sarà il sollievo da questi oppressori, ma ci si stupisce a scoprire che questo è solo un effetto secondario della terapia! Si deve sapere infatti, che i sintomi spesso non sono un nemico da combattere, ma un sano tentativo della nostra psiche di auto guarirsi, un potente richiamo che non possiamo ignorare e che ci dice "qui è tempo di cambiare qualcosa!". Così, attraverso un attento lavoro con un professionista, i sintomi si trasformano in un ponte per crescita personale, svolte inaspettate, il raggiungimento di uno stile di vita più adatto a sé e più funzionale. In questo modo i sintomi non avranno più senso di esistere o tornare.
Quando non è un disagio a portare in terapia, può essere il semplice desiderio di approfondire la conoscenza si sé, delle proprie dinamiche interiori o sociali, di acquisire una maggior autostima, autoefficacia o senso di controllo sulla propria vita.
Qualunque sia il motivo a spingere in terapia si deve sapere che si tratta di un percorso con altissime potenzialità, e che maggiore sarà il coinvolgimento personale, la capacità di mettersi in gioco, applicarsi e lavorare sodo, maggiori saranno gli obiettivi realisticamente raggiungibili.
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