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dott.ssa Jennifer Dosio

Che stress!!


Con il termine stress si indica una reazione psico-fisica ad uno stimolo che per il nostro corpo o/e per la nostra mente è eccessivo, o di difficile gestione. Già da questa prima definizione, è chiaro che parlando di stress si devono considerare unitamente corpo, mente e ambiente.

Lo stimolo stressante (detto stressors), può essere ambientale (eccessivo carico di lavoro, un esame universitario in vista, una separazione, un lutto…), fisico (intensa attività agonistica, post-operatori impegnativi…) o psicologico (situazioni emotive di difficile gestione).

Attenzione: gli stimoli stressanti non devono necessariamente avere una connotazione negativa (distress), ma possono essere anche eventi molto positivi (eustress), come ad esempio la nascita di un figlio, l’inizio di un nuovo amore, la vincita alla lotteria e così via.

Quando gli stimoli stressanti sono singoli, dunque intensi ma limitati nel tempo, si parla di stress acuto. Se invece la fonte dello stress permane nel tempo, si parla di stress cronico.

Il nostro corpo, che ha una risposta pronta ad ogni evenienza, reagisce allo stress con la produzione di un ormone specifico, il cortisolo. Questo ormone interviene per mantenere equilibrate le funzioni vitali di maggiore importanza ed inibire quelle non indispensabili nel breve periodo. Questa reazione è utile ed importante per aiutarci ad avere le energie necessarie ad affrontare lo stress acuto, ma può divenire controproducente (stanchezza cronica, disturbi del sonno, aumento del peso, ipersensibilità al dolore, calo del desiderio sessuale, nervosismo, ansia…) in caso di stress prolungato e cronico.

Se lo stress limitato nel tempo può essere una risposta utile ed efficace del nostro organismo per affrontare in modo più pronto e attivo la situazione, dunque, uno stress prolungato è sicuramente dannoso, ha effetti di diverso tipo e può manifestarsi in diverse forme nella nostra vita quotidiana.

Come riconosciamo i segnali dello stress?

Possiamo suddividerli principalmente in 4 categorie di sintomi (stando però attenti che molti di questi potrebbero anche avere cause differenti):

_Sintomi fisici: tensione, tachicardia, mal di testa, aumento della sudorazione, capogiri, disturbi del sonno, problemi nell’alimentazione e nella sfera sessuale….

_Sintomi cognitivi: difficoltà nel concentrarsi, facilità nel distrarsi, pensieri o preoccupazioni ricorrenti, diminuzione della creatività e del senso dell'umorismo, difficoltà nel pensare con lucidità e nel prendere decisioni….

_Sintomi comportamentali: atteggiamento iper-critico o prepotente, scoppi d’ira, scoppi di pianto, digrignare i denti, alimentazione compulsiva, maggior utilizzo di alcolici o sostanze che danno dipendenza, difficoltà nel portare a termine i compiti….

_Sintomi emotivi: ansia, rabbia, nervosismo, insoddisfazione, infelicità, senso di impotenza, senso di insoddisfazione…

Presi singolarmente sono sintomi gestibili e non preoccupanti, che capita a tutti di sperimentare e superare senza difficoltà. Se sono presenti un buon numero di questi sintomi e se si protraggono nel tempo, allora il nostro corpo e la nostra mente ci stanno mandando chiari segnali del fatto che qualcosa va cambiato per ristabilire l’equilibrio iniziale.

Come affrontare lo stress?

Dal momento che le cause dello stress possono essere molte e di diversa natura, non è possibile indicare una soluzione adatta ad ogni caso. Quando l’eccessivo carico di stress è dovuto a fattori ambientali e comportamentali, allora sarò probabilmente richiesto un cambiamento nello stile di vita o nelle modalità di affrontare le situazioni; quando lo stress è dovuto maggiormente a cause emotive o cognitive, allora sarà utile analizzare gli schemi di pensiero ricorrenti e valutarne l’efficacia.

In generale comunque, è utile ritagliare del tempo per se stessi, da dedicare al riposo rigenerante: creare delle situazioni che ci fanno sentire bene e a nostro agio in cui rilassarci: uscite con gli amici, piccole vacanze, momenti di lettura o meditazione…

Quando invece lo stress è eccessivo e ha un impatto negativo prolungato sulla nostra vita, il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto per meglio comprendere ciò che stiamo vivendo, e trovare migliori e più efficaci strumenti per affrontarlo e gestirlo.

dott.ssa Jennifer Dosio

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