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dott.ssa Jennifer Dosio

Stress da fine vacanza?


Le vacanze rappresentano un momento atteso e desiderato in cui permettersi una pausa dalla quotidianità, dalle responsabilità lavorative o scolastiche, dalla fretta, dai problemi e dalle fatiche di tutti i giorni. In vacanza ci si concede relax, tempi più rilassati, svago, si dedica più tempo alla famiglia, agli amici e alle proprie passioni.

Quando le vacanze finiscono, è dunque normale sentirsi tristi e magari mentalmente pregustare quelle successive; questa tristezza solitamente dura poco e subito viene sostituita dal gusto di ripartire rigenerati dalla pausa vissuta, di ritrovare volti e luoghi familiari, di riprendere progetti e lavori lasciati a metà…

In alcuni casi però, questa sensazione di tristezza può trasformarsi in un vero e proprio disagio, caratterizzato principalmente da spossatezza, tristezza, nervosismo, disturbi del sonno o difficoltà di concentrazione. (Si tratta anche in questo caso di una situazione momentanea; se permane a lungo compromettendo i compiti quotidiani, allora potrebbe essere il caso di chiedere consulenza ad un esperto.)

Questa condizione di stress momentaneo da rientro, si presenta soprattutto nei casi in cui la vacanza è stata molto lunga e il ritorno alla routine quotidiana troppo repentino. Questo perché il corpo e la mente si sono abituati al ritmo più lento e rilassato della vacanza, e chieder loro di ricominciare con i ritmi di sempre troppo velocemente può essere traumatico.

Parola d’ordine? GRADUALITA’! Si deve ritornare ai ritmi lavorativi o scolastici un poco alla volta.

Un esempio pratico e semplice da capire è rappresentato dalle ore di sonno. Non è conveniente passare drasticamente dalle 9-10 ore di sonno che ci si concede di media in vacanza alle 6-7 che attendono al rientro; è invece meglio ridurle gradualmente per abituare il corpo e non creare maggiore stress.

Quando è possibile bisogna riabituare gradualmente anche la mente a tornare ai compiti e ritmi quotidiani. Per i ragazzi ad esempio sarebbe traumatico passare da una vacanza fatta di spiaggia e giochi, all’aula della scuola in cui è richiesta concentrazione e impegno. Sarebbe consigliabile nei giorni precedenti al rientro scolastico dedicare qualche ora alla lettura o al ripasso.

E’ inoltre consigliabile (e piacevole) al rientro, spezzare la routine quotidiana approfittando del weekend o dei giorni di riposo per piccole gite e per trascorrere del tempo in compagnia della famiglia o degli amici, evitando così di arrivare troppo appesantiti alla vacanza successiva, e riuscendo a gestire meglio lo stress lavorativo.

Queste piccole uscite inoltre, riducendo lo stress correlato al lavoro o alla scuola, permettono di affrontare i compiti quotidiani con maggiori risorse, e quindi più concentrazione, calma, e perché no, riuscendo ad apprezzare maggiormente ed essere soddisfatti di ciò che si fa.

Un altro piccolo consiglio è quello di non concentrarsi sulla tristezza data dalla fine della vacanza, ma sulla bellezza delle cose vissute. Cosa di positivo si porta a casa dell’ultima vacanza? In che modo può contribuire a cambiare in meglio la quotidianità? E’ importante imparare a non chiudere le esperienze che facciamo in tanti piccoli contenitori separati, ma cercare di integrarle e far sì che si arricchiscano a vicenda!

Auguro a tutti un sereno rientro!

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